Hostiles |
Scritto da Sofia Peroni |
Lunedì 19 Marzo 2018 18:06 |
Regia: Scott Cooper Cast: Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi Musiche: Max Richter
Produzione: USA 2017 Genere: Western Durata: 127 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
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Giudizio:
Trama L’affermato capitano della fanteria americana Joseph Blocker (Christian Bale), eroe di guerra, riceve l’ordine di scortare il capo dei Cheyenne del Nord, il prigioniero Falco Giallo (Wes Studi), nel Montana, dove dovrà trascorrere i suoi ultimi giorni, ammalato di cancro. Blocker è costretto suo malgrado ad accettare l’incarico con un gruppo di soldati suoi amici; poco dopo la loro partenza s’imbatteranno in Rosalee Quaid (Rosamund Pike), una traumatizzata sopravvissuta alla strage che ha coinvolto la sua famiglia. La donna si unirà alla missione. Recensione Nauseato dalla rabbia e dall’ordine a sfondo politico dato dal suo superiore, il capitano ed eroe di guerra Blocker non può rifiutare, quasi sotto minaccia, di scortare Falco Giallo alla sua casa ancestrale nella Valle degli Orsi, nel Montana. Il suo compito diventa ancora più difficile quando, fermatosi per riposare la notte in un’apparente casa disabitata coloniale, incontra una donna stretta ai suoi defunti bambini. Lande desolate attraversate da una fila di uomini a cavallo, paesaggi mozzafiato sfondo di atrocità, di pericolo in agguato e una lunga storia di rivalità. Una sorta di epopea attraverso un locus amoenus che resta a guardare, imparziale. Tutto questo è Hostiles, una storia di conflitto, interiore e di razza, di perdono, compassione e tolleranza. E’ un percorso, cammino tortuoso dove i personaggi principali ci conducono per mano, a volte lasciandola andare, altre stringendola con forza. Una figura, in particolare, attira su di sé tutta l’attenzione, dall’inizio alla fine: Rosalee Quaid, interpretata da un’eccellente Rosamund Pike. La sua personale tragedia, la perdita della famiglia a causa di un attacco dei nativi americani, fa sì che il suo filo narrativo s’intrecci con quello del comandante Blocker che, dapprima presentato come uomo profondamente diviso tra etica e volontà, più ampiamente tra bene e male, si rimetterà nelle mani della donna. Solo apparentemente, infatti, sembrerà che lui la protegga, la tuteli e si occupi di lei… E’ l’influenza della Quaid nella compagnia che ribalta ogni dinamica ostile, mettendo in dubbio cosa sia giusto fare ed essere. L’intrecciarsi dei destini della donna e del comandante rappresenta il vero fulcro della storia, ciò che richiama su di sé lo sguardo ed effettivamente i due diventano simbolicamente molto importanti per la trama. E’ chimerico affermare di trovarsi di fronte un film dalla riuscita sceneggiatura, di cui invece si avvertono inciampi e intoppi. Nel complesso la salvezza, la vittoria, è data dal bilanciamento tra un’ottima fotografia e un’interpretazione eccellente degli attori, fra tutti la coppia Bale-Pike che, come già detto, spicca e il cui connubio genera il vero motore della storia. Hostiles porta un grande messaggio che è particolarmente rilevante nei tempi di divisione di oggi. Il film parla d'inclusione e mostra che siamo tutti umani, tutti uguali, non importa quanto buono o malvagio uno sembri.
Timothée Chalamet è stato l’unico attore a fare il provino per il film, gli altri sono stati scelti da Cooper
Copyright immagini: ufficio stampa Manzo&Piccirillo |
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