L'uomo sul treno |
Scritto da Annalice Furfari |
Venerdì 12 Gennaio 2018 09:29 |
Regia: Jaume Collet-Serra Cast: Liam Neeson, Vera Farmiga, Patrick Wilson Musiche: Roque Baños
Produzione: USA 2017 Genere: Thriller Durata: 104 minuti
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Giudizio:
Trama Michael (Liam Neeson), ex poliziotto sessantenne e venditore di assicurazioni, viene licenziato di punto in bianco. Disperato per i due mutui sulle spalle e il figlio da mandare all’università, l’uomo non sa come dirlo alla moglie. Pendolare da dieci anni sul treno che ogni giorno lo porta a New York per lavoro, viene avvicinato da una misteriosa e avvenente sconosciuta (Vera Farmiga) che lo invita a prendere parte a un gioco enigmatico: se riuscirà a scoprire l'identità di un ladro presente su quello stesso treno prima che giunga al capolinea, si guadagnerà ben 100.000 dollari. Michael ha un terribile bisogno di soldi ma intuisce che, se deciderà di accettare, le conseguenze saranno poco innocenti e molto pericolose. Recensione Nella lotta contro il tempo per risolvere l'enigma, il protagonista della settima pellicola di Jaume Collet-Serra si rende conto di essere involontariamente parte di una cospirazione criminale in cui è in gioco la vita della sua famiglia e quella degli altri passeggeri del treno. Proprio qui è ambientata la stragrande maggioranza del film, al pari del lavoro precedente del regista spagnolo, Non-Stop, interamente girato su un aereo. Entrambi ruotano attorno a un mistero che un uomo comune è chiamato a risolvere, con un occhio rivolto a Speed, action con Keanu Reeves. Ancora una volta è Liam Neeson l’attore principale, alla sua quarta collaborazione con Collet-Serra. È lui il cuore pulsante del film, che la macchina da presa pedina costantemente: l’eroe normale, dall’aspetto ordinario e rassicurante, con cui il pubblico non farà fatica a identificarsi ed empatizzare. Neeson, volto per eccellenza degli action dei giorni nostri, ha un dilemma morale da sciogliere: deve scegliere tra la salvezza economica (e non solo) della sua famiglia e un’azione dalle conseguenze immorali, contrarie a ogni suo principio di ex poliziotto e buon uomo, come in una sorta di patto faustiano con la donna maliarda che lo tenta sul treno. Queste implicazioni fanno sì che la pellicola si lasci seguire con piacere, nonostante non dica niente di originale. D’altronde, si tratta di un thriller d’azione e il suo compito è quello di intrattenere in maniera mediamente spettacolare, puntando su un po’ di suspense e sull’emozione adrenalinica degli inseguimenti e dei corpo a corpo, oltre che sull’immancabile colpo di scena finale.
Il treno americano dei pendolari su cui è ambientato il film è stato ricreato presso i teatri di posa dei Pinewood Studios, vicino Londra
Copyright immagini: Eagle Pictures |